Azzurri, cuori da gladiatori.

Germania-Italia. Questa volta non ce l'abbiamo fatta. Questa volta hanno vinto loro, doveva succedere prima o poi (sarebbe stato meglio poi rispetto a stasera -  NdR: 2 luglio).

Ma va bene, siamo arrivati come i più "scarsi" a questo europeo e contro ogni pronostico abbiamo assaggiato il sapore di una semifinale che ci è sfuggita di un soffio. Ci è scappata di 11m.

Abbiamo vissuto l'europeo del riscatto: abbiamo battuto il "fortissimo" Belgio, abbiamo sconfitto la Svezia, sbattendo in faccia a tutti loro il biscotto di Euro 2004 e quello nell'europeo dell'under 21 dell'altro anno ed abbiamo dominato contro le Furie Rosse. Anche contro la Germania gli Azzurri hanno contenuto bene i campioni del mondo, chiudendo le giuste linee di passaggio e marcando le zone giuste del campo.

Certo, il possesso palla è stato più loro che nostro, ma a numero di tiri ed occasioni create non siamo stati inferiori. Purtroppo a questa partita siamo arrivati stremati dopo la sfida con la Spagna dove i giocatori italiani avevano corso tantissimo, poi ci sono stati gli infortuni sia prima dell’europeo (Marchisio e Verratti), sia durante (De Rossi e Candreva), poi si è messo di mezzo anche un arbitraggio a dir poco scandaloso e la partita è servita. E’ vero, la storia non si fa con i “se” e con i “ma”, però la nostra squadra non era al completo e il goal della Germania è arrivato da un’azione partita in fuorigioco, quindi chi lo sa cosa sarebbe potuto accadere se…

 

Poi lo sappiamo, i rigori sono una questione di fortuna.
Sì, la Germania ci ha battuto, ma non ai tempi regolamentari, bensì dopo un totale di 18 rigori, nei quali alcuni italiani si sono fatti prendere dalla troppa pressione.

Alla fine, tutti in lacrime, noi che guardavamo la partita e gli Azzurri che, anche oggi, prima di partire per tornare in Italia, si sono commossi di fronte al loro tifo.
La vera sconfitta dell'Italia di ieri sera (NdR: 2 luglio) è l'addio di Conte perché tutto questo è stato merito suo, è stato il nostro uomo fondamentale per dirigere questi ragazzi alla vittoria.

Adesso auguriamo il meglio a Ventura, sperando che porti avanti nel migliore dei modi questa squadra definita da Conte una “macchina da guerra”.
A Settembre inizieremo a pensare alle qualificazioni di Russia 2018.

Grazie ancora a questi grandi Azzurri che non dovevano riuscire a farci vivere notti magiche e invece ci hanno fatto sognare. Siete stati cattivi, sporchi, abbiamo sofferto con voi e per voi, avete macinato chilometri e chilometri, ma soprattutto ci avete messo il cuore. Avete dato tutto, anche ieri sera (NdR: 2 luglio) e noi ne siamo fieri. Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma basta così. Solo applausi per questi Azzurri. Orgogliosi di voi. Onore a questi ragazzi.

 P.s. Antonio, ce l'hai promesso, questo non è un addio, ma un arrivederci e noi ti aspetteremo.

Nicolò Della Maggiora.

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