S.Messa di DO 27 02 2011



Riascolta/scarica la S.Messa di Domenica 27 Febbraio 2011 celebrata nella nostra Comunità da D.Emanuele Rosi.

n.09 (27.02 - 05.03) SFOGLIALO online!


Luccaincammino 27.02 -

CINEFORUM PER GIOVANI

CINEFORUM PER GIOVANI
Martedì 01 Marzo 2011 ore 21.30
Presso il Cineforum “Ezechiele 25.17” – Lucca - Cinema Italia

Proiezione in prima visione del film: Uomini di Dio
di Xavier Beauvois, Francia 2010 – 120’con Lambert Wilson, Michael Lonsdale

Nord Africa, alture del Maghreb. Una missione di otto monaci francesi vive pacificamente la quotidianità scandita dal lavoro e dalla preghiera. Ma quando un attacco terroristico sconvolge la regione è da subito chiaro che quest’armonia è in procinto di essere cancellata. Più volte i monaci si riuniscono per valutare se restare o andare via. La decisione finale è quella di rimanere laddove la loro missione li ha chiamati. Fino al giorno in cui i terroristi non li prendono e li portano via sotto la neve. Due riescono a rimanere al monastero. Gli altri non sono più tornati.
Il fatto, come si sa, è realmente accaduto. Anche la lettera che viene letta nel finale è l’autentico testamento spirituale dettato da padre Christian....

Viene proposto qui di seguito un articolo del Patriarca di Venezia Angelo Scola, sul perché i monaci di Tibhirine interessano e hanno successo al cinema, pubblicato nei giorni scorsi su La Stampa:
Una risposta per chi si chiede se il desiderio di Dio sia ancora presente nel nostro tempo. Se sia ragionevole per un uomo del Terzo Millennio credere in Dio, riconoscerlo come familiare.
La riuscita del film sui monaci di Tibhirine, che tanta attenzione sta suscitando ovunque nel mondo, sembra a me riflettere il desiderio ardente del cuore di donne e uomini di ogni latitudine di incontrare il volto di Dio. Quindi del bisogno vivo in tutti noi di testimoni autentici, che ci aiutino a tenere alto lo sguardo.
L’autentica testimonianza infatti non è riducibile al “dare il buon esempio”. Essa brilla in tutta la sua integrità come metodo di conoscenza pratica della realtà e di comunicazione della verità. E’ un valore primario rispetto ad ogni altra forma di conoscenza e di comunicazione: scientifica, filosofica, teologica, artistica, ecc.
Un esempio luminoso di questo metodo è offerto proprio dalle parole del testamento spirituale di Padre Christian de Chergé, priore del monastero trappista di Notre-Dame de l’Atlas in Tibhirine, Algeria, da lui scritto ben tre anni prima di venir trucidato con i suoi monaci: «Venuto il momento, vorrei poter avere quell’attimo di lucidità che mi permettesse di chiedere il perdono di Dio e quello degli uomini miei fratelli, perdonando con tutto il cuore, nello stesso momento, chi mi avesse colpito… Non vedo infatti, come potrei rallegrarmi del fatto che questo popolo che io amo venisse accusato del mio assassinio. Sarebbe pagare un prezzo troppo alto ciò che verrebbe chiamata, forse, “la grazia del martirio”, il doverla a un Algerino, chiunque sia, soprattutto se egli dicesse di agire in fedeltà a ciò che crede essere l’Islam [...] alla fin fine io sarò stato liberato dalla curiosità più lancinante che mi porto dentro: affondare il mio sguardo in quello del Padre per vedere i suoi figli dell’Islam come lui li vede: tutti illuminati della gloria di Cristo, anche loro frutto della sua passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà di ristabilire la comunione e la somiglianza giocando con le differenze. Di questa mia vita perduta, totalmente mia e totalmente loro, io ringrazio Dio che sembra l’abbia voluta tutta intera proprio per questa gioia, contrariamente a tutto e malgrado tutto. E anche tu, amico dell’ultimo istante, che non saprai quello che starai facendo, sì, anche per te voglio io dire questo grazie, e questo a-Dio, nel cui volto io ti contemplo. E che ci sia dato di incontrarci di nuovo, ladroni colmati di gioia, in paradiso, se piace a Dio, Padre nostro, Padre di tutti e due».
In questa che è una delle pagine più belle mai scritte nel ‘900 si coglie in pienezza come nel martirio cristiano trovi compiuta manifestazione la narrazione che Dio fa di Sé e quella che permette a noi di fare su di Lui e a Suo nome.
Il martirio, grazia che Dio concede agli inermi e che nessuno può pretendere, è un gesto insuperabile di unità e di misericordia. E’ la sconfitta di ogni eclissi di Dio, è il Suo ritorno in pienezza attraverso l’offerta della vita da parte dei Suoi figli. Una consegna di sé che vince il male, perfino quello “ingiustificabile”, perché ricostruisce l’unità, anche con colui che uccide.
Come Gesù prende il nostro male su di Sé perdonandoci in anticipo, così il martire, come Padre Christian, abbraccia in anticipo il suo carnefice in nome del dono di amore di Dio stesso, da tutti riconoscibile almeno come assoluto trascendente.
Solo la testimonianza degna di fede com-muove la libertà dell’altro e lo invita con forza alla decisione. Come ha ricordato efficacemente Benedetto XVI, si diventa testimoni quando «attraverso le nostre azioni, parole e modo di essere, un Altro appare e si comunica».
I monaci di Thibirine destano e commuovono perché nella loro testimonianza «Dio si espone, per così dire, al rischio della libertà dell’uomo».
(22 ottobre 2010)


S.Messa di DO 20 02 2011



Riascolta/scarica la S.Messa di Domenica 20 Febbraio 2011 celebrata nella nostra Comunità da D.Emanuele Rosi.

n.08 (20 - 26.02) SFOGLIALO online!


Luccaincammino 20.01 -

n.07 (13 - 19.02) SFOGLIALO online!


Luccaincammino 13.02 -

"In cammino" in prima pagina questa settimana.

SALE E LUCE PER IL MONDO 

«Voi siete il sale della terra».
Cosa vuol dire? La prima parola chiave, "voi”, impegna chiunque si avvicini a questo brano del vangelo di Matteo. D'istinto vien da dire, leggendolo, "che bello!" perché ci si sente coinvolti, noi fragili creature umane, a partecipare attivamente alla realizzazione del progetto di Dio. 
Noi siamo il sale della terra. Vuol dire che i credenti possono e devono contribuire con il "dare sapore" alla vita propria e degli altri.
Ma come?
I comportamenti debbono corrispondere al nostro essere cristiani, e quindi mostrare la nostra capacità di testimoniare la fede in Cristo Gesù. 
Il "sale" altro non è che il compendio delle tre virtù teologali: fede, speranza e carità. 
Tradotto così, il piccolo granello di sale diventa un enorme e massiccio potenziale esplosivo che può solo portare il bene a tutti.
Consequenziale e  rafforzativa è la seconda frase del brano evangelico: «Voi siete la luce del mondo».
Tutti i presupposti di prima vengono rinforzati con questa affermazione. Siamo chiamati tutti a fare questo, a essere così, a comportarci in questo modo.  
La nostra "fede" sia trasparente e convinta, la nostra "speranza" sia forte e instancabile, la nostra "carità" sia gioiosa e concreta. Siamo elevati al rango di collaboratori di Dio affinché il suo regno si realizzi, a cominciare da qui e da oggi. È questo che ci viene richiesto e. . . tutto sommato ci fa enorme piacere perché ci  stimola a migliorarci e a procedere, con passo spedito e sicuro, verso la meta finale. 
È il contesto familiare il luogo privilegiato dove possono più immediatamente dispiegarsi il "sale e la luce" della testimonianza, attraverso l'impegno dei genitori nei confronti dei più prossimi a  loro che sono i nostri figli.
Un rapporto autentico e sincero con i figli, capace di esprimere autorevolezza più che autorità.

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AGENDA PARROCCHIALE dal 06 febbraio 2011

06 Domenica  Giornata per la Vita 
"Educare alla pienezza della vita" è il titolo del Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 33a Giornata Nazionale per la vita.
"L'educazione è la sfida e il compito urgente a cui tutti siamo chiamati, ciascuno secondo il ruolo proprio e la specifica vocazione" si legge nel Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente.
Auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare alla pienezza della vita - prosegue il Messaggio -, sostenendo e facendo crescere, a partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto".

10 Giovedì 
ore 15,30 alla ”Pia Casa”: S. Messa con gli ospiti della casa e coloro che vogliono partecipare

11 Venerdì  Beata Vergine Maria di Lourdes - Giornata dell’ammalato 
Celebrazioni nella chiesa di S. Giusto
S. Messe: ore 8,00 e ore 18,00; ore 10,00 presieduta dal Vescovo
ore 16,00; Adorazione Eucaristica:

12 Sabato 
al Seminario ore 15,00-18,30: incontro diocesano per chi si prepara al matrimonio

13 DomenicaGiornata parrocchiale dell’ammalato
Si invitano tutti ad avere una particolare attenzione agli ammalati e agli anziani e con loro si trovino alcuni  tempi per pregare assieme; i familiari cerchino di accompagnare alla S. Messa domenicale coloro che non possono farlo da soli

Nella casa S.Tommaso: Pranzo con le famiglie dei ragazzi del catechismo.

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BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE 5^ Sett. 2011

Visita alle famiglie per la benedizione (scarica l'itinerario completo).
Sono due itinerari . 
Si inizia alle ore 14,30 e si continua passando di casa in casa fino al termine del percorso programmato.
Le offerte raccolte serviranno per il sostegno della casa S. Tommaso che utilizziamo per la catechesi dei bambini.
07 Lunedì  
1° it.: Via Elisa, Piazza S. Ponziano, Via degli Orti, Via delle 7 arti
2° it.: Via del Giardino Botanico

08 Martedì  
1° it.: Via S. Nicolao dal n° 1 al n°27; dal  n° 32 al n° 6
2° it.: Via S. Nicolao num. dispari dal n° 29 al n° 61

09 Mercoledì
1° it.: Via S. Nicolao numeri pari e dispari dal n° 79 al n°63; num. pari dal n° 50 al n° 60
2° it.: Via S. Nicolao numeri pari e dispari  dal n° 103 al n° 78 

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n.06 (06 - 12.02) SFOGLIALO online!


Luccaincammino 06.02 -